Fondata dagli Angioni nel 1308, è passata dalla provincia de L’Aquila alla provincia di Rieti solo nel 1927. Girovagando per le vie di Cittaducale ti renderai subito conto di quanta storia ci sia in questo piccolo borgo reatino. Scorgerai chiese, portali, torri e palazzi storici ogni volta in cui volgerai lo sguardo in una nuova direzione.
Cittaducale, 450 metri s.l.m. come indicato sulle mura della Torre Angioina che protegge uno degli ingressi del borgo storico reatino, conta circa 7.000 abitanti distribuiti tra il paese e le sue frazioni.
Adagiata sotto il Monte Terminillo, Cittaducale non è lontana da Rieti da cui dista solo 10 km e a cui è stata accorpata nel 1927 – anno in cui fu costituita la provincia. Prima di questa data, infatti, il borgo faceva parte dell’Abruzzo e in particolare de L’Aquila.
Il territorio di Cittaducale è fortemente variegato, occupato sia dalle montagne del Terminillo sia dalla Piana di San Vittorino dove scorre il fiume Velino. Qui sgorgano anche le Sorgenti del Peschiera – tra le più importanti d’Europa che, incanalate nell’Acquedotto, riforniscono di acqua potabile la Capitale.
Girovagando per le vie di Cittaducale ci si rende subito conto di quanta storia ci sia in questo borgo, è un piccolo scrigno d’arte. Si scorgono chiese, portali, torri e palazzi storici ogni volta in cui si volge lo sguardo in una nuova direzione. La vita di Cittaducale si svolge per lo più nella piazza principale del paese – Piazza del Popolo – di recente ristrutturata – che raccoglie sotto i suoi porticati i Civitesi che vogliono scambiare due chiacchierare e prendere un caffè!
Cittaducale è stata fondata nel 1308 dagli Angioini (e la Torre Angioina ne è appunto una testimonianza), quando Carlo d’Angiò la volle fortemente come baluardo del Regno borbonico, terra di confine tra i Borboni e i Papalini. Fu lo stesso Carlo d’Angiò a dargli il nome odierno – Cittaducale – perché la intitolò al figlio, il Duca Roberto d’Angiò, duca di Calabria.
Ancora oggi si ricordano gli Angioini e la fondazione della città con un mese intero di festeggiamenti, il cosiddetto Agosto Angioino. Il programma prevede, tra le attività più importanti della festa, il Palio dei Quartieri, la sfilata del Corteo storico civitese, la Sagra delle Sagne alla Molenara e la Sagra del Pecorino e della tradizionale Porchetta Civitese e dei Fegatelli. Senza dimenticare tutto il programma liturgico per i festeggiamenti del Patrono di Cittaducale, San Magno.
Le mura della città, ancora visibili (così come l’assetto urbanistico di Cittaducale, rimasto intatto e modellato sul tradizionale Castrum Romanum) presto divennero il luogo entro cui si radunano – per ragioni di sicurezza – le tante popolazioni sparse nel pago, nelle campagne circostanti.
Ogni gruppo ha portato con sé le sue credenze e le sue devozioni tanto che agli albori della nascita di Cittaducale sorsero quattro chiese, una per ciascun quartiere e per ciascuna parrocchia.
La gente però sentì presto la necessità di avere un luogo di culto comune in cui riunirsi e ritrovarsi tutti insieme: per questo fu costruita la Cattedrale di Santa Maria del Popolo.
È a Margherita d’Austria, che arrivò a Cittaducale nel 1500, che si deve l’attuale fattezza del borgo. Fu lei a volere la costruzione dei numerosi palazzi nobiliari che si affacciano sul corso e sulla piazza del paese (Palazzo Maoli, Palazzo Caroselli – sede del Comune -, Palazzo Dragonetti – De Torres, Palazzo della Comunità).
Nonostante la grande devozione dei Civitesi alla Madonna, come dimostra anche il nome a cui è dedicata la Cattedrale, il Patrono di Cittaducale è San Magno, Vescovo di Trani e martire durante la persecuzione di Decio (251 d.C.). Il Santo fa parte, infatti, di un culto antichissimo, portato a Cittaducale con tutta probabilità dai pastori in transumanza dal Basso Lazio fino ai pascoli del Terminillo.
Fiore all’occhiello di Cittaducale per anni è stata la sede principale della Scuola del Corpo Forestale dello Stato. Dal 2017 il Corpo Forestale dello Stato è confluito nell’Arma dei Carabinieri.
La scelta di Cittaducale come sede della Scuola del Corpo Forestale risale al 1899, quando l’Ispettore forestale Cesare Manardi diede indicazione di scegliere proprio questo piccolo borgo reatino come sede di quella che divenne l’istituzione per la formazione dei Forestali.
La scuola vera e propria venne istituita nel 1903 come scuola pratica di selvicoltura. I motivi che spinsero a propendere proprio per Cittaducale come sede furono due: prima di tutto i locali della scuola vennero concessi in uso gratuito; in secondo luogo per la posizione strategica del paese che, a inizio Novecento, per via della sua posizione nella Valle del Velino, subiva frequenti inondazioni. Di conseguenza, il personale formato alla scuola poteva tornare utile per intervenire sul posto con delle sistemazioni idraulico-forestali.
All’interno dello stesso edificio è stato allestito il Museo delle Armi che espone le armi storicamente usate dal Corpo Forestale e quelle attuali. Una scelta importante quella di aprire il Museo, visto che la scuola di Cittaducale era anche la sede nazionale dell’Armeria del Corpo Forestale.
Regione: | Lazio |
Provincia: | Rieti |
Comune: | Cittaducale |
Abitanti: | Civitesi |
Residenti: | 6786 |
Indirizzo Comune: | Corso Giuseppe Mazzini, 111 |
CAP: | 02015 |
Latitudine: | 42.3868338 |
Longitudine: | 12.9483413 |
Telefono: | 074660801 |
Sito Web: | Visita il sito del Comune |
Santo Patrono: | San Magno |
Ricorrenza: | 19 agosto |
Mappa e cartina dettagliata di Cittaducale
Sei a Cittaducale? Abbiamo selezionato per te i principali luoghi d'interesse, le migliori cose da vedere, le attività e le attrazioni da non perdere!
Stemmi e simboli | |
Nello stemma del Comune di Cittaducale è raffigurato un cavaliere che indica il luogo dove sorgerà il paese. |
Piazza | |
Il centro della vita di Cittaducale, Piazza del Popolo è stata recentemente risistemata e da allora ha ripreso a rappresentare un luogo di ritrovo per i Civitesi. Su questa piazza affaccia la Cattedrale di Santa Maria del Popolo, la Chiesa di Sant’Agostino e il Palazzo dell’Umanità con la Torre Civica, detta anche Torre dell’Orologio. |
Torre | |
Fa parte dell’originaria cinta muraria della città, ancora oggi parzialmente conservata, e testimonianza della presenza degli Angioini a Cittaducale. Porta Napoli, proprio lì accanto, è uno degli accessi principali al borgo reatino. |
Religioso | |
La Chiesa di Santa Maria del Popolo è ancora oggi chiamata Cattedrale, anche se la diocesi di Cittaducale nel 1818 è stata soppressa. Negli anni ha subito diversi ampliamenti: dopo la navata sinistra è stata costruita quella destra, per la cui realizzazione è stata sacrificata una parte del Palazzo Vescovile. All’interno della Cattedrale è visibile una bellissima Cappella dedicata al Santissimo Sacramento, con doppia cupola: una rotonda all’ingresso e una ovale sull’altare dove è incastonato il tabernacolo. |
Religioso | |
La Chiesa di Sant’Agostino, del 1450, si affaccia sulla Piazza del paese. Il portone di ingresso si apre sulla navata laterale e non su quella centrale perché la facciata principale della chiesa non è stata mai completata. |
Religioso | |
Il Monastero delle Monache Benedettine di Cittaducale è dedicato a Santa Caterina d’Alessandria e fu fondato nel 1327. Alla parte originale del monastero fu aggiunta una seconda ala per far fonte alle esigenze di spazio dovute al numero sempre crescente di monache. Questa seconda parte risale al 1700. Dopo il Concilio, le Monache di questo monastero sono passate dalla clausura stretta alla clausura costituzionale che gli ha concesso una piccola apertura all’esterno. All’interno è presente un museo e una biblioteca, i cui documenti antichi sono stati restaurati dalla Soprintendenza. L’Oasi di Santa Caterina accoglie i pellegrini e tutti coloro che abbiano necessità di un posto dove alloggiare per visitare Cittaducale e i suoi dintorni. |
Religioso | |
Incontrerai il Santuario della Madonna delle Grazie sulla strada che conduce a Cittaducale, proprio qualche curva prima del paese. Il Santuario ricorda una lacrimazione miracolosa di un’immagine della Madonna avvenuta nel 1964, l’11 settembre. |
Religioso | |
Costruita nel 1613, come si legge sul cornicione della facciata, è oggi conosciuta come la Chiesa sommersa. Costruita nei pressi di una sorgente, la Chiesa di San Vittorino ha ben presto iniziato a sprofondare a causa dei cedimenti del terreno. Ancora adesso la sorgente sgorga dal pavimento e il ruscello che si è formato scorre placido all’interno della Chiesa, uscendo dal portale! Due opere di pregio provenienti da questa Chiesa, sono oggi custodite nella Cattedrale di Cittaducale: il Battistero e un bassorilievo che raffigura l’Annunciazione. Il nome della Chiesa è legato a San Vittorino di Amiterno che, secondo quanto narra la leggenda, fu martirizzato proprio in quella che oggi si chiama Piana di San Vittorino, presso le Terme di Cotilia. Si racconta che il santo fu legato per i piedi e lasciato sospeso a testo in giù sopra una sorgente di acqua sulfurea. Morì tre giorni dopo a causa delle esalazioni. La Chiesa di San Vittorino sorge proprio dove le spoglie del santo furono sepolte in un primo momento, per poi essere spostate proprio ad Amiternum. |
Religioso | |
Con tutta certezza la Chiesa più antica di questo territorio, si trova nella zona archeologica. É ubicata nel Centro d’Italia, come riporta una lapide che fa capolino dal pavimento della Chiesa, quello che gli antichi Romani chiamavano Umbilicus Italiae. |
Storico | |
Le Antiche Terme di Vespasiano, in località Caporio-Cesoni, sono ancora oggi un sito archeologico di grande interesse che comprende un ampio complesso termale articolato in quattro successivi terrazzamenti. Conosciute già ai tempi degli Antichi Romani, sfruttavano le proprietà curative delle sorgenti d’acqua della zona. Cittaducale è, infatti, vicinissima alle Terme di Cotilia, a tutt’oggi un importante e funzionante centro termale. Le Terme sono visitabili. Per conoscere gli orari e le modalità di apertura il Comune di Cittaducale ci ha consigliato di chiamare preventivamente al loro numero 0746608035. |
Se ti resta del tempo libero, non devi assolutamente perdere la nostra selezione di luoghi da vedere nelle vicinanze di Cittaducale!
Comune della Sabina | |
L’umbilicus Italiae, ovvero il centro geografico d’Italia, Rieti è stata fin dall’antichità una città importante, crocevia tra i monti Sabini e quelli Reatini. Ricca di testimonianze risalenti anche all’epoca romana come medievale, Rieti è un vero e proprio gioiello del turismo in Sabina. |
|
Leggi il nostro approfondimento |
Naturalistico | |
Terminillo - Rieti | |
La vetta della Sabina, il Monte Terminillo con i suoi 2.217 metri di altitudine è tra le cime più alte del Lazio e fa parte del complesso dei Monti Reatini. È conosciuto anche con il nome di “Montagna di Roma“, infatti per la sua vicinanza con la Capitale è spesso meta di Romani che lo scelgono per escursioni, gite e – in inverno – per giornate dedicate allo sci. Il Terminillo divenne una località sciistica a partire dal 1933 quando Mussolini ordinò la costruzione della Strada 4 bis Salaria per il Terminillo, operò che venne ultimata nel 1938. Venne poi costruita la Funivia e la sciovia delle Carbonaie che entrò in funzione nel gennaio del 1940. Si trattava di una realizzazione del tutto innovativa per l’epoca e fu motivo di vanto per i costruttori. Il complesso sciistico dispone di 10 piste, con diverse difficoltà, la più alta delle quali arriva a 1.350 metri. |
|
Leggi il nostro approfondimento |
Storico/Naturalistico | |
Tetto e finestre rosse per il primo rifugio costruito sul Monte Terminillo. Collocato a 2108 metri di altitudine, è raggiungibile solo a piedi percorrendo il sentiero 401 e da lì alla vetta del Terminillo è un attimo (si fa per dire!). |
|
Leggi il nostro approfondimento |
Comune della Sabina | |
Piazzale San Francesco, 1 - Greccio (Rieti) | |
Insignito del titolo “borghi più belli d’Italia”, Greccio, in provincia di Rieti, è un luogo così particolare che perfino San Francesco ne venne colpito. È qui, infatti, che il Santo diede vita al primo presepe e dove si trova uno dei quattro Santuari della Valle Santa. |
|
Leggi il nostro approfondimento |
Comune della Sabina | |
A Contigliano passa il Cammino di San Francesco e la Via Benedicti. Sul territorio di questo borgo – tra i più belli d’Italia – sorge una delle più apprezzate Abbazie Benedettine, l’Abbazia di San Pastore, e l’imponente Collegiata di San Michele Arcangelo. Insomma, un paese che è un concentrato di religiosità! |
|
Leggi il nostro approfondimento |
Curiosità, personaggi famosi, esperienze e tutto quello che c'è da sapere per visitare al meglio la Sabina
A Cicignano, appollaiato su una collina a quasi 300 metri di altezza, rumori e stress diventano un lontano ricordo
Leggi TuttoTre modi di vivere l'autunno in Sabina: trekking, foliage e sagre
Leggi TuttoUna storia di sangue e crudele efferatezza. La storia del Mostro di Nerola è impressa nella memoria collettiva degli italiani.
Leggi TuttoNell'ultimo anno, la tendenza è stata quella di un ripopolamento dei borghi sabini grazie alla possibilità di lavorare ovunque
Leggi TuttoUna selezione di eventi che si svolgeranno in Sabina nei prossimi giorni