Il CAI (Club Alpino Italiano)
Antoine de Saint-Exupery (per capirci lo scrittore de “Il Piccolo Principe”) diceva che nella vita “Conta solo il cammino, perché solo esso è duraturo, non lo scopo, che risulta essere soltanto l’illusione del viaggio”. Come dargli torto?
Chi sceglie di dedicarsi al trekking, al cammino, sceglie una strada da percorrere, non uno scopo. Sceglie l’imprevisto, le incognite della natura, le variabili del viaggio, l’eventualità di dover tornare indietro senza il cruccio di non aver raggiunto lo scopo perché sa che è il mettersi in cammino l’essenziale.
Questa filosofia di vita, perché sostanzialmente di questo si tratta, in Italia viene perfettamente incarnata dal CAI, il Club Alpino Italiano, fondato da Quintino Sella nel 1863 che ha come obiettivo quello di scoprire l’alpinismo in ogni sua manifestazione e di conoscere la montagna italiana rispettandola e scoprendola nella sua più profonda essenza.
Il CAI ha sedi, comitati, commissioni e scuole in tutta Italia che si occupano di gestire e creare competenze su tutto ciò che riguarda gli sport di montagna. È grazie all’impegno del CAI che boschi e montagne sono preservati dall’incuria. O almeno si cerca di farlo.
Alla scoperta della Sabina sui sentieri CAI
Esistono su tutto il territorio italiano numerosi sentieri CAI che portano alla scoperta delle più grandi meraviglie che la nostra natura ci riserva. Anche nel Lazio, e nel nostro caso nella Sabina, il CAI è presente e attivo e ci offre l’immenso privilegio di godere di una natura poco conosciuta al “grande pubblico” ma preziosa e sorprendente anche per chi si dedica costantemente al trekking.
La segnaletica dei sentieri CAI
I sentieri CAI sono numerati in ogni regione d’Italia e segnalati tramite una bandierina rossa e bianca con il numero del sentiero proprio nella banda bianca. Solitamente le indicazioni sono posizionate a lato di un sentiero, sui sassi e sui tronchi degli alberi per indicare la continuità del percorso o le deviazioni. A volte, nel caso soprattutto di sentieri che attraversano pascoli privi di sassi o in cui l’erba diventerebbe troppo alta e li nasconderebbe, potrai trovare dei picchetti segnavia in legno con una fascia rossa in cima. Sui sentieri di montagna, in zone in cui le nevicate possono ricoprire la segnaletica, ti potrebbe capitare di trovare anche degli ometti di pietra, cioè una catasta di sassi ben impilati.
La scala delle difficoltà dei sentieri CAI
Prima di avventurarvi in un sentiero, soprattutto se non siete dei camminatori esperti, è bene che controlliate il tipo di percorso che vi troverete davanti e il suo grado di difficoltà per non trovarvi in situazioni poco piacevoli.Come valutare se siete in grado di affrontare un sentiero? Verificando il grado di difficoltà secondo la classificazione CAI:
Turistico (T)
Percorsi semplici su stradine, mulattieri o sentieri comodi, con percorsi ben segnalati e adatti a tutti.Escursionistico (E)
Sentieri semplici che richiedono un buon allenamento alla camminata e scarpe da trekking adeguate.Escursionisti Esperti (EE)
Pendii ripidi e scivolosi, terreno impervio, tanti rocciosi con lievi difficoltà tecniche ti aspettano sui sentieri per escursionisti esperti. Fai attenzione a dove metti i piedi e ai movimenti che fai, non ti improvvisare su questi sentieri e cerca di allenarti adeguatamente prima!Escursionisti Esperti con attrezzatura (EEA)
Su questi sentieri si fa sul serio! I sentieri attrezzati o vie ferrate necessitano di attrezzature specifiche per la salita e la discesa (imbragatura, moschettoni, corde e e cordini, guanti e casco) e un’ottima preparazione fisica.
Ti abbiamo fatto venir voglia di scoprire i sentieri CAI della Sabina? Ce ne sono un po’ per tutte le attitudini personali e per i diversi livelli di allenamento che ogni camminatore ha raggiunto.
Il territorio della Sabina di competenza del CAI racchiude tutta la parte sud della provincia di Rieti e quella nord est della provincia di Roma. A nord ovest strizza l’occhio all’Umbria, a sud est all’Abruzzo ed è abbracciato dai fiumi Tevere, Velino, Salto, Arsoli e Aniene. I monti Sabini, Lucretili e Cornicolani completano il paesaggio lasciando pensare che davvero qualcosa di immenso e maestoso possa proteggere il nostro cammino.
I settori che interessano i territori della Sabina sono il Settore 3 Sabina e il Settore 4 Reatino.
I sentieri del Settore 3 Sabina vanno dal 351 al 366 e variano sia in difficoltà che in tempo di percorrenza. Dalla durata di appena 30 minuti come il sentiero 351 A di difficoltà E che parte da Pomonte e arriva a Quattro Venti passando per San Martino, a quello più lungo percorribile in circa 6 ore, il 355 di difficoltà E, che parte da Monticchio e arriva a Casperia. E ancora le Gole del Farfa del sentiero 352 di difficoltà EE, l’Anello del Monte Pizzuto o il Santuario di Greccio.
SENTIERO | DIFFICOLTÀ | TEMPI | DESCRIZIONE |
---|---|---|---|
351 | E | 4 ore |
Fara Sabina – Quattro Venti – Abbazia di Farfa – Castelnuovo di Farfa – Grotta Scura – Ponte Medioevale di Mompeo |
351a | E | 30 minuti | Pomonte – San Martino – Quattro Venti (Incrocio con 351) |
352 | EE | 2 ore | Anello delle Gole del Farfa (Monumento Naturale) |
352a | T | 1 ora e 30 minuti | Anello di Mompeo |
353 | E | 4 ore e 30 minuti |
Mompeo (Palombara) – Fosso di Rasciano – Fosso dei Cipressi – Sella di F.te Lama – Monticchio (Incrocio con 354) |
354 | E | 5 ore |
Missiani – Casarini – Monticchio (Incrocio con 355 – Incrocio con 353) – Osteria Faducchi – Fosso dell’osteria – Ponticello di Tancia – Incrocio con 356 – Bivio Grotta di San Michele – Eremo di San Leonardo – Roccantica – Casperia |
355 | E | 6 ore |
Monticchio (Incrocio con 354) – Osteria di Tancia – I Trocchi – Incrocio con 355a – Valle Gemini (Incrocio con 356) – Passo Trivio (Incrocio con 357) – Sella di Monte Macchiagelata (Incrocio con 358) – Monte Scollato – Colle Ventoso – Valle Cerrese – Casperia |
355a | E | 2 ore e 30 minuti | Osteria di Tancia – Cresta di Monte Tancia – Incrocio con 355 |
356 | E | Non disponibile |
ANELLO MONTE PIZZUTO: Valle Rottone (Incrocio con 354) – Fosso di Valle Gemini – Valle Gemini (Incrocio con 355) – Monte Pizzuto – Monte Menicoccio – Prato Rossito – Valle Rottone (Incrocio con 354) |
357 | E | Non disponibile |
Poggio Perugino – Mali Passi – Fosso Capo D’acqua (Incrocio con 358) – Passo Trivio (Incrocio con 355) – Monte Pizzuto |
358 | E | Non disponibile |
San Filippo – La Madonnetta – Fonte Aravecchia – Colle Crocestone – Colle Crocetta – Monte Alto – Monte Macchiagelata – Sella Di Monte Macchiagelata (Incrocio con 355) – Porroale – Fosso Capo D’acqua (Incrocio con 357) |
359 | E | 4 ore |
Fetagliato (Incrocio con 361) – Colle Arole – Monte Macchia Porrara – Pozza Neve – Costa Pennina – Fosso di Monte Piano – Casale Rivoltavia – Santa Maria In Legarano – Casperia |
360 | T | 2 ore | Montasola – Fonte Castello – Casale stracchi – Incrocio con 359 – Casperia |
I sentieri del Settore 4 Reatino vanno dal 401 al 444 e interessano tutta la zona del Monte Terminillo, di Leonessa, di Poggio Bustone e di Rivodutri.
SENTIERO | DESCRIZIONE |
---|---|
401 | Campoforogna – M.Terminillo – Rif. Sebastiani |
402 | Leonessa – Pian de Valli (Terminillo paese) |
403 | Rif. Sebastiani – Cresta Sassetelli – M.Terminillo |
404 | Leonessa – Rif. Sebastiani (Sentiero Italia) |
405 | Sigillo – Rif. Sebastiani |
406 | Antrodoco – Micigliano – Rif. Sebastiani |
407 | Antrodoco – 5 Confini |
408 | Lugnano – Tre Faggi (Terminillo paese) |
409 | Lisciano – Pian de Valli (Terminillo paese) |
410 | Madonna delle Grotti – Monte Giano |
411 | Santa Rufina – Fonte Lancino |
412 | Lugnano – San Rocco – Fonte Lancino |
413 | Lisciano – Rif. La Fossa |
414 | Leonessa – Monte Tilia |
415 | Casa Cantoniera – Monte Corno |
416 | Valle di Rio Fuggio – Passo La Fara |
417 | Valle di Rio Fuggio – Sella Monte Versanello |
418 | Vallonina – Sella Vall’Organo |
419 | Rivodutri – Passo La Fara |
420 | Poggio Bustone – Valle Petrinara – Cima D’Arme |
421 | Poggio Bustone – Prati S.Giacomo – Cima D’Arme |
422 | Rif. Castiglioni – Monte Macchialaveta |
423 | S. Croce – Campo Stella |
424 | Forca Fuscello – Fonte Forcella |
425 | Fontenova – Prato Sassi |
426 | Piedelpoggio – Monte di Cambio |
427 | Albaneto – Monte di Cambio |
428 | Posta – Rif. Sebastiani |
429 | Fontenova – Rifugio Maiolica |
430 | Rif. Vallonina – Monte di Cambio |
431 | Piedelpoggio – Laghetto della Croce |
432 | Leonessa – Monte Catabio |
433 | Sigillo – Rif. Sebastiani |
434 | Rif. Sebastiani – Monte Elefante |
435 | Mozza – Cinque Confini |
436 | Casale D’Antoni – Cinque Confini |
437 | Antrodoco – Sigillo – Gole del Velino |
438 | Micigliano – Monte Brecciaro |
439 | Rif. Sebastiani – M.Porcini |
440 | Rif. Sebastiani – Monte di Cambio |
441 | Poggio Bustone – Monti Ceresa |
442 | Raccordo Sentiero 421 – 419 |
443 | L’Acerone – Sentiero Natura |
444 | Rif. Castiglioni – Cippo incidente aereo del 13/2/1955 |
La Sabina è tutta davanti a te, pronta per essere scoperta, conosciuta e amata. Perché siamo certi che magari casualmente te ne innamorerai, ma percorrendola e camminandovi non potrai fare altro che amarla per sempre.
Adesso forza e coraggio e zaino in spalla, ragazzi!
Ci vediamo da queste parti.