La nociata Sabina

La nociata Sabina

Ingredienti semplici, solo due: miele e noci, e foglie di alloro tra cui adagiare la nociata. Non serve altro per preparare questo dolce tipico del Natale in Sabina. Non manca davvero mai sulle tavole imbandite a festa!

Una sorta di torrone a cui l’alloro dà un sapore speciale e non solo! Le foglie hanno anche un’utilità di tipo pratico: non farvi rimanere incollate le dita alla nociata 😉

Questa ricetta arriva da Orietta (@orjange) ed è il risultato di un sondaggio che ha fatto nel suo negozio di generi alimentari tra le nonnine del paese in cui abita e  che preparano da decenni la nociata per le feste di Natale.

Anche la foto è la sua!

Gli ingredienti

Ingredienti per la nociata
700 gr. di miele
1 kg. di noci

Cosa devi sapere

Difficoltà
Facile
Tempo di preparazione
35
Tempo di cottura
15
Tempo totale
50

Tagliare le noci con un coltello facendo attenzione a non farle troppo fine.

Cuocere il miele in una pentola a fuoco moderato per 10 minuti e comunque finché il miele non raggiunge una colorazione rossastra. È importante girare sempre il miele per evitare che si attacchi.

Aggiungere le noci e cuocere ancora per un paio di minuti.

Prendere un tagliere, bagnarlo con l’acqua o ancora meglio con qualche goccia di olio extra vergine d’oliva.

Rovesciare sul tagliere il composto miele e noci.

Con l’aiuto di un matterello spianare l’impasto fino a raggiungere un’altezza di mezzo centimetro.

Tagliare a rombi l’impasto e adagiare i singoli pezzi tra due foglie d’alloro, una sopra e una sotto.

Buon appetito e per qualsiasi informazione sulla ricetta scriveteci! 🙂
Tanto noi abbiamo la nostra maestra pasticciera Orietta a cui chiedere!

La nociata sabina o copeta

La condivisione della ricetta della nociata sui nostri profili social ci ha fatto scoprire una curiosità che non conoscevamo. La nociata, infatti, non è conosciuta in tutta la Sabina con questo nome. Nel reatino viene chiamata “copeta” e le zone di origine sono quelle di Antrodoco, Magliano e Fiamignano e, con tutta probabilità, anche alcune zone interne dell’Abruzzo.

Alla parola “copeta” sono associate più origini, anche se quella legata ai Romani sembra la più veritiera. Loro chiamavano il torrone “cupedia” e lo descrivono come un dolce di miele e trito di noci o nocciole.

Grazie a @axnico1978 per le preziose informazioni sull’origine del nome.


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