A piedi da Piazza Belvedere, oltrepassato l’arco che immette al borgo vecchio di Catino, si sale fino alla cima seguendo le indicazioni per la Torre Longobarda. Arrivati fin su, si apre davanti agli occhi una vista magnifica!
La zona del cosiddetto Catino, appartenente al comune di Poggio Catino e della vicinissima frazione di Catino, nei tempi antichi possedeva una notevole importanza strategica. Si trovava, infatti, sulla strada – alternativa alla Salaria – che collegava la Bassa Sabina a Rieti e che segnava il confine tra il Ducato Romano e quello di Spoleto.
Pare che furono proprio i Longobardi del Ducato di Spoleto a fondare – alla fine del VII secolo – il castrum di Catino, come avamposto strategico per il controllo del territorio e del confine con il Ducato Romano. A questo scopo costruirono la torre di avvistamento. Da lì potevano, infatti, controllare il territorio sottostante e l’accesso alla strada e avere il tempo di approntare le difese e gli approvvigionamenti per poter resistere ad invasori che certo non mancarono.
La Torre Longobarda ha forma pentagonale e dai suoi 33 metri di altezza, nelle giornate limpide, all’orizzonte si può ammirare nettamente anche ad occhio nudo la Cupola di San Pietro.
La scelta della forma pentagonale della torre non ha altra spiegazione che quella di garantire alla struttura un buon appoggio a terra, tanto più che all’interno ha una pianta quadrata. Al suo culmine si trova una volta dalla quale, attraverso una botola raggiungibile attraverso delle rudimentali scale che un tempo collegavano quattro soppalchi, si accedeva a un piano di calpestio perimetrale che aveva funzione di parapetto. Il camminamento era utilizzato per la guardia. In caso di condizioni meteorologiche avverse era effettuata invece dalle finestre.
La porta d’ingresso è sulla parete ovest e vi si accedeva salendo una scala in pietra il cui tracciato è ancora nettamente percettibile. Sotto la soglia in due fori erano conficcate due traverse in legno che sostenevano una pedana di accesso anch’essa in legno da poter rimuovere facilmente in caso di necessità difensive.
La base della torre, che costituisce circa un terzo dell’intera struttura, è in pietra locale; il resto è in spongolite, una roccia frutto della fossilizzazione di banchi di spugne morte, materiale più leggero e per questo più facilmente trasportabile e squadrabile, rispetto alla pietra locale.
È probabile che anche la spongolite si trovasse con facilità nel “catino” sottostante alla torre, su cui affaccia, e che è di natura carsica.
In dialetto locale la spongolite è detta appunto sponga (‘spugna’) e la leggenda vuole che fu scelta di proposito per la costruzione cosicché le palle di cannone che l’avessero colpita sarebbero state assorbite senza provocare danni, vista la natura originaria della pietra.
La malta utilizzata tra le pietre è talmente collante e di spessore appena percettibile e tanto resistente che gli eventi sismici leggeri locali succedutisi nei secoli ma anche quelli più consistenti relativi agli ultimi anni non hanno provocato danni né scollamenti né cedimenti.
La costruzione del Castello di Catino, come quella della Torre, non ha data certa, né sappiamo chi lo abbia realizzato. Quello che pare sia certo è che la rocca sia precedente alla torre. Negli scritti di Gregorio Da Catino, ad esempio nel Registro Farfense, il paese è denominato Oppidum Castrum Castellum (insediamento urbano cinto di mura e bastioni) ma non ci sono riferimenti al fatto che fosse turrito. Perciò il Castello è sicuramente preesistente alla Torre, seppur non databile.
Oggi del Castello restano solo alcune porzioni di muri esterni, ma la vista da lassù è impagabile e per questo vale la pena affrontare la salita per raggiungerlo.
Grazie a Raffaele e ai suoi racconti sulla Torre e sulla sua vita!
Come raggiungere il complesso della Torre e del Castello:
A piedi da Piazza Belvedere, oltrepassato l’arco che immette al borgo vecchio, si sale fino alla cima seguendo le indicazioni per la Torre Longobarda.
Attrezzatura:
È consigliato indossare scarpe chiuse, meglio se da ginnastica. La salita non è difficile, ma la scalinata che si snoda all’interno del borgo è a tratti sconnessa. Stessa situazione arrivati in cima.
Tempo:
10 minuti a piedi, circa 1 km, salita nel complesso agevole.
Regione: | Lazio |
Provincia: | Rieti |
Comune: | Poggio Catino |
Abitanti: | Poggio Catinari |
Residenti: | 1.306 |
Indirizzo Comune: | Piazza Capizucchi, 1 |
CAP: | 02040 |
Latitudine: | 42.2964 |
Longitudine: | 12.6931 |
Telefono: | 0765411021 |
Email: | Scrivi al Comune |
Sito Web: | Visita il sito del Comune |
Santo Patrono: | San Silvestro |
Ricorrenza: | 31 dicembre |
Mappa e cartina dettagliata della Torre e del Castello di Catino
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