Patata di Leonessa

Patata di Leonessa


La coltivazione della patata a Leonessa ha particolare successo, frutto di una felice combinazione di clima e suolo che la rendono un ingrediente versatile e con molti utilizzi in cucina. A celebrare questo prodotto tipico sabino e del Lazio, una delle Sagre più importanti del territorio: la Sagra della Patata Leonessana, la cui prima edizione risale al 1989.

Fritta, lessa, rescallata, a Leonessa si mangia la patata!

Leonessa è famosa, nel Lazio, ma anche in Italia, per la qualità delle patate qui coltivate, tra le più pregiate di tutto lo stivale. La coltivazione della patata è infatti favorita dallo scarso inquinamento del suolo, il quale rimane molto adatto nonostante alcuni aspetti limitanti come la scarsa quantità di acqua e il ph basso.

Il clima, che è quello che ci si può aspettare da un altopiano dell’entroterra ad un’altitudine di 900 metri sul livello del mare, è un altro fattore che gioca a favore.

Seminata a maggio, raccolta a settembre/ottobre, questo tipico prodotto della provincia di Rieti ha un sapore spiccato, riconoscibile, e ha delle qualità che la rendono un ingrediente versatile e con molti utilizzi in cucina.

L’Associazione dei Produttori dell’Altopiano leonessano si sta battendo, da ormai qualche anno, per il riconoscimento dell’Indicazione Geografica Tipica al prodotto, che offrirebbe maggiori garanzie al consumatore e ai produttori stessi, che non dovrebbero subire la concorrenza sleale di chi vende patate di altra provenienza spacciandola per leonessana.

Le varietà maggiormente coltivate e più rappresentative del prodotto leonessano sono tre: Marfona, con buccia bianca e pasta gialla, Agria, anch’essa a buccia bianca e pasta gialla, e Désirée, a buccia rossa e pasta gialla.

Le patate: utili nell’alimentazione umana ma attenzione…!

Amate da grandi e piccini, le patate sono tuberi commestibili della famiglia delle solanacee, importati dal continente americano nel corso del XVI secolo. Ricche di minerali come potassio, ferro e magnesio, e vitamine, come la B1, la B2, la C e l’acido folico, sono caratterizzate da una grande quantità di amido, che le rende alimenti molto sazianti e propizie al corretto funzionamento dell’intestino.

Le patate apportano sicuramente tanti benefici, ma attenzione alle calorie! Ne contengono infatti circa il 50% in più rispetto alla media delle altre verdure, a causa degli zuccheri e degli amidi in esse contenuti. Chiariamo subito, lungi da noi demonizzare questo gustoso alimento, la cui fama di “ortaggio che fa ingrassare” deriva più che altro dalla quantità, dai condimenti e dalla modalità di cottura.

Le patate nella cucina tradizionale sabina e leonessana

Ecco, nella cucina sabina le patate diventano protagoniste di piatti anche piuttosto energetici. Il consiglio è, ovviamente, di non eccedere! Certo, evitare di indulgere in un peccato di gola di fronte alle patate rescallate potrebbe essere complicato: una volta lesse, queste vengono saltate in padella con olio extravergine di oliva, cipolla, pancetta e/o salsiccia.

I palati più raffinati potranno essere soddisfatti invece dall’abbinamento con il tartufo: e cosa può esserci di meglio di un piatto di gnocchi di patata leonessana conditi con il tartufo, anche questo tipicamente sabino? D’altronde, un famoso detto degli abitanti della zona – che sono evidentemente dotati del dono della sintesi – è “fritta, lessa, rescallata, un piatto co’ li fiocchi lu tartufu co li gnocchi”.

La patata di Leonessa è povera di acqua, tenendo quindi benissimo la cottura e rendendosi quindi adatta all’impasto degli gnocchi. Questi ultimi, invece, conditi con un semplice sugo di pomodoro fresco, di carne, ma anche di pesce vista la grande varietà di fauna ittica nei laghi della Sabina, sono la gioia dei piccoli.

Che, poi, vanno letteralmente in visibilio per le patatine fritte. Sempre per l’ottima tenuta in cottura, le patate a buccia rossa diventano succulenti bastoncini, teneri dentro e croccanti e dorati fuori. Bambini, per favore, lasciatene un po’ anche agli adulti!

Finiamo in dolcezza, come ogni menu che si rispetti, citando le prelibate ciambelline dolci di Leonessa, con un morbido impasto di patata, servite calde dopo essere state fritte in abbondante olio di semi bollente.

La Sagra della Patata di Leonessa

Risale al 1989 la prima edizione della Sagra della Patata di Leonessa, che si tiene solitamente la seconda domenica di ottobre. Si tratta di una giornata che celebra un alimento che è trasversale, piace veramente a tutti, e che viene declinato nella gustosa cucina leonessana.

Attira quindi moltissime persone, che vengono accolte da bancarelle di artigianato e stand gastronomici, con ciambelline, patatine fritte, piatti di gnocchi fumanti, abbinati al vino locale. Insomma, un concentrato di specialità e tradizioni gastronomiche di questo lembo di Lazio.

Molto coinvolgente, poi, è il cosiddetto Ballo della Pupazza, che si tiene in chiusura: un fantoccio di pezza, che nasconde al suo interno un attore, comincia a ballare finché d’intorno non cominciano ad esplodere i fuochi d’artificio.

Le sagre e gli eventi

Sagra della Patata Leonessana
Leonessa (RI)
Ogni seconda domenica di ottobre

Dove si coltiva

Altopiano di Leonessa (RI)

Periodo di semina

Maggio

Periodo di raccolta

Settembre/ottobre

Piatti tipici

Ciambelline Fritte con patate di Leonessa
Patata rescallata
Gnocchi di patate di Leonessa con tartufo
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