Un rigido disciplinare di produzione è alla base della limitata produzione di mele di Amatrice. Un frutto più zuccherino rispetto alle classiche mele, che deve il suo sapore dolce al clima in cui le piante crescono, a 1.000 metri di altitudine. Il marchio De.Co. garantisce l’originalità di questo prodotto tipico della Sabina reatina.
È il clima, si dice, a conferire il sapore caratteristico alle mele di Amatrice. Il freddo di questo lembo di Sabina, a 1000 metri di altezza sul livello del mare, pare sia il responsabile di quella gradazione zuccherina superiore rispetto a quella delle altre parti d’Italia.
La particolare colorazione del mantello testimonia concretamente il legame forte con questo territorio. Alcune varietà, come la Renetta, la Limoncella e la Mela Rosa, sono autoctone, mentre altre di altra provenienza, come la Golden, la Stark, o la Mela Golden Rugginosa, la cosiddetta “mela ruzza”, hanno trovato qui un luogo altrettanto ideale.
Le mele di Amatrice non sono molte. Il disciplinare di produzione che tratteggia tutte le caratteristiche del prodotto e delle modalità di coltivazione affinché le mele possano fregiarsi del marchio a Denominazione Comunale, emanato dal Comune omonimo, lo chiarisce: c’è un rigoroso rispetto del ciclo vegetativo delle piante, e questo comporta una resa inferiore rispetto alla media nazionale. E la raccolta alla piena maturazione del frutto, che dipende, ovviamente, dalla varietà di mela in questione, e che può arrivare fino al mese di luglio, a seconda dell’annata.
Non solo: il letame deve provenire dagli allevamenti di Amatrice, e solo una piccola parte può essere di altra provenienza, ma comunque compatibile con metodo biologico. Tale metodologia deve essere rispettata anche in tutte le attività volte a proteggere ed eventualmente curare le piante, che peraltro sono naturalmente difese dal clima freddo del luogo, che limita l’insorgere di patologie tipiche di altitudini inferiori.
Le mele offrono un elevato apporto di nutrienti, tra cui spiccano, per quantità, la vitamina C e il potassio. La prima è un utile alleato del sistema immunitario, delle cellule contro lo stress ossidativo, ma anche della pelle, visto che stimola la formazione del collagene, e del sistema nervoso. Il secondo, invece, è un minerale che interviene nella trasmissione degli impulsi nervosi, e nella regolazione della pressione sanguigna.
Occorre inoltre riconoscere alle mele una buona quantità di fibre e pochi zuccheri, che favoriscono la perdita di peso. L’assunzione regolare di mele previene le malattie cardiovascolari, abbassa il livello di glicemia e il colesterolo nel sangue. E sono provate anche le loro proprietà antitumorali. Un fondo di verità, nell’adagio delle nonne sul frutto che toglie il medico di torno, doveva pur esserci.
Un vero toccasana, da gustare da sole, o in abbinamento ad altra frutta di stagione in una colorata macedonia, o in accostamenti più sofisticati con i formaggi locali. O, perché no, come ingrediente della torta di mele. Le mele caramellate con zucchero e limone sulla superficie, e quelle a tocchetti all’interno sigillano un dolce non troppo alto, con un cuore umido e morbido. Sorprendente anche nella sua versione vegana.
I succhi di mela – ma vi consigliamo di scegliere quelli bio – sono adorati dai più piccoli: l’alimento tipico dello svezzamento dei lattanti, poi, è la mela, che sia “grattata” o a piccolissimi pezzi. Assolutamente da provare sono gli abbinamenti più insoliti, per esempio, delle mele con le carni bianche, o in un delicatissimo risotto.
L’alto tenore zuccherino delle mele di Amatrice le rende perfette per la preparazione di confetture, marmellate, composte, frullati e centrifugati.
Amatrice (RI) |
Entro il mese di luglio |
L’alto tenore zuccherino delle mele di Amatrice le rende perfette per la preparazione di confetture, marmellate, composte, frullati e centrifugati. |
De.Co. (Denominazione Comunale di Origine) |
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