Da Vacone si gode di un panorama che sembra quasi non avere confini e che abbraccia la pianura laziale, il Soratte, i Monti Cimini e, nelle giornate dal cielo terso, anche la città di Roma.
Se dovessimo descrivere con un aggettivo il borgo storico di Vacone, nel Lazio, di sicuro sceglieremmo “solitario”. Placidamente collocato a oltre 500 metri sul livello del mare, per raggiungere Vacone spesso si percorre qualche chilometro di strada senza incrociare neppure un’auto.
Quando si arriva al paese, che oggi conta poco più di 250 abitanti, regna il silenzio e la tranquillità, accompagnate da una vista mozzafiato, tanto che appena superata la porta del paese vi troverete davanti alla cosiddetta “terrazza della Sabina”. Da questa balconata si gode di un panorama che sembra quasi non avere confini e che abbraccia la pianura laziale, il Soratte, i Monti Cimini e, nelle giornate dal cielo terso, anche la città di Roma. Fate una sosta e immortalate in una foto lo splendido paesaggio che si apre davanti ai vostri occhi!
Continuando a inerpicarvi tra i vicoletti di questo borgo storico del Lazio, giungerete alla Chiesa Parrocchiale di San Giovanni Evangelista costruita nel XII secolo sulle rovine del tempio dedicato alla dea Vacuna (Fanum Putre Vacunae) e ristrutturata nel XVIII secolo.
Il culto della dea sabina Vacuna, da cui deriva il nome del paese di Vacone, venne introdotto da Numa Pompilio, re di origine sabina, ed era particolarmente sentito dai romani. Infatti, la divinità era considerata la protettrice di coloro i quali si dedicavano agli ozi della campagna al fine di ritemprare lo spirito e rinvigorire le forze. Una sorta di protettrice, quindi, dei villeggianti ante litteram.
A Vacone troverete tutto quello che fa della Sabina un territorio magico: un castello pittoresco, un bosco sacro, un’antica fonte e un eremo. Per continuare la vostra visita allora tappa obbligata è il Castello di Vacone, che potrete visitare solo dall’esterno.
Le prime notizie del Castello risalgono al 1027; appartenne prima all’abbazia di Farfa, poi a varie famiglie nobili tra cui gli Orsini (1364-1575), i Caetani (1576-1595), gli Spada (1596-1638), i Vaini (1639-1724) e infine i Marini Clarelli (dal 1725 in poi). Questi ultimi, nella persona di Antonio Clarelli, il 18 novembre 1816 rinunciarono ai diritti feudali su Vacone.
Da fuori riuscirete comunque a dare una sbirciatina al giardino del castello, non enorme, ma occupato per circa la metà dalla chioma di un leccio plurisecolare, uno degli alberi monumentali della zona.
Concludete il vostro itinerario raggiungendo il Pago, il magico bosco sacro, già cantato da Plinio. Gli abitanti di Vacone sono particolarmente legati a questo luogo che è, ancora oggi, lo scenario di molte delle feste del paese.
La Festa d’Autunno, che si svolge a fine ottobre, è il momento ideale se volete organizzare una gita fuori porta, visitare Vacone e riscoprire gli antichi sapori della cucina Sabina. In questa occasione potrete assaggiare i piatti tipici di stagione: polenta, salsicce, castagne, vino novello, fregnacce alla sabinese, strozzapreti, il tutto nella magica cornice del bosco Pago, colorato dai caldi colori autunnali.
Cena solo per due? A Vacone è possibile, prenotando con largo anticipo l’unico tavolo disponibile nel ristorante “Solo per due”. A volte l’attesa supera anche l’anno. Ma come dice un noto aforisma: “L’attesa del piacere [non] è essa stessa un piacere”?
Regione: | Lazio |
Provincia: | Rieti |
Comune: | Vacone |
Abitanti: | Vaconesi |
Residenti: | 265 |
Indirizzo Comune: | Via Pago |
CAP: | 02040 |
Latitudine: | 42.3858518 |
Longitudine: | 12.642629800000009 |
Telefono: | 0746676930 |
Sito Web: | Visita il sito del Comune |
Santo Patrono: | San Giovanni apostolo ed evangelista |
Ricorrenza: | 27 dicembre |
Mappa e cartina dettagliata di Vacone
Sei a Vacone? Abbiamo selezionato per te i principali luoghi d'interesse, le migliori cose da vedere, le attività e le attrazioni da non perdere!
Architettonico | |
all'ingresso del paese | |
Il fontanile si trova proprio all’ingresso del paese, prima di varcare la porta che introduce al borgo storico di Vacone. L’acqua che sgorga qui proviene dalle sorgenti del Collalto ed è un’acqua molto leggera. Assagiala direttamente dal fontanile! |
Storico | |
La porta d’accesso è sormontata da torrione, unica parte restante delle antiche mura del castello. In cima alla torre un orologio. Sopra l’arco della porta è ancora visibile lo stemma in pietra dell’ultima famiglia feudataria di Vacone: i Marini Clarelli. |
Religioso | |
Via Piedimonte, 1 - Vacone | |
La Chiesa Parrocchiale di San Giovanni Evangelista è stata costruita nel XII secolo sulle rovine del tempio dedicato alla dea Vacuna (Fanum Putre Vacunae) e ristrutturata nel XVIII secolo. |
Panoramico | |
Varcata la porta del paese che conduce al borgo vecchio di Vacone, subito sulla destra, alla fine del primo tratto di scalinata, troverai la cosiddetta Terrazza della Sabina, una balconata che getta lo sguardo su un panorama sconfinato. Abbraccerai con gli occhi la pianura laziale, il Soratte, i Monti Cimini e – se sarai fortunato, in una giornata limpida – potrai scorgere anche Roma. |
Castello | |
Il Castello di Vacone, visitabile solo dall’esterno, pare risalire all’anno 1000 o precedente. Infatti le prime notizie certe dell’esistenza di questo forte risalgono al 1027. Passato di mano più volte, l’ultimo proprietario era della famiglia Marini Clarelli, che rinunciò a ogni diritto feudale sull’intero borgo di Vacone nel 1816. Lo stemma della famiglia Marini Clarelli è ancora oggi visibile sulla porta di accesso al paese. |
Albero monumentale | |
nel giardino del Castello di Vacone | |
A Vacone, all’interno del giardino del castello, più alto del castello stesso, è visibile il leccio plurisecolare di Vacone, uno degli alberi monumentali della Sabina. |
Percorso naturalistico | |
Il Pago è il magico bosco sacro tanto caro agli abitanti di Vacone, teatro ancora oggi di molte feste del paese tra cui la Festa d’Autunno di fine ottobre. Seguite Via Pago fuori dal paese per raggiungere il bosco. |
Se ti resta del tempo libero, non devi assolutamente perdere la nostra selezione di luoghi da vedere nelle vicinanze di Vacone!
Storico | |
Via dei Casali - Vacone | |
Fonte Bandusia, dove alla vigilia dei Fontanalia – la festa romana delle fonti e delle sorgenti che ricorreva il 13 ottobre – secondo Varrone si ornavano i pozzi e si gettavano ghirlande di fiori nelle fonti. |
Religioso | |
L’Eremo di Sant’Orsola, costruito sul fianco meridionale del Monte Cosce, è la meta annuale della processione in occasione della festa di Pentecoste. Come si raggiunge l’Eremo di Sant’Orsola: arrivati a Vacone, seguite le indicazioni per il parcheggio e l’ufficio postale. Al parcheggio sotto il Castello, proseguite imboccando la stradina alla vostra sinistra che si inerpica per la montagna. Seguite la strada asfaltata per circa 3 km: tenete presente che il percorso prevede una strada stretta ma comunque facilmente percorribile con l’auto. Vi porterà direttamente davanti al cancello dell’Eremo. Segui il percorso per raggiungere l’Eremo di Sant’Orsola con Google Maps. Per la visita all’interno è necessario accordarsi preventivamente con il parroco di Vacone. |
Percorso naturalistico | |
Il Monte Cosce (1114 metri) è raggiungibile con circa due ore di cammino da Vacone. Una passeggiata che vi consentirà di raggiungere la vetta e godere di uno splendido panorama sulla Conca reatina e sulla campagna romana. |
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